El ingenioso hidalgo don Quijote de la Manchas - Miguel de
Cervante Saavedra
ROMA CAPUT MENCLA
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"La tappa romana dell'ingegnoso cavaliere errante"
Quanto sei bella Roma quann'e' sera, |
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Oggi me sembra che |
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Giuseppe Gioachino Belli, XVI Giugno MCMXXXIV
"La sperienza der vecchio"
Eh ffijji cari, date udienza a Nnonno:
ne l’eta' vvostra pare tutto bbello:
ma ccresscete, cresscete un tantinello,
e ccapirete poi che ccos'e' er monno.
Vederete oggnisempre ch'er ziconno
fa la scianchetta ar primo e 'r terzo a cquello.
Vederete un abbisso e un mulinello
de tradimenti che nnun ha mmai fonno.
Vederete un governo che ffa editti
e llassa la vertu' mmori' dde fame,
mentre vanno in trionfo li dilitti.
E ccome l'oro co l'argento e 'r rame
dati da Dio pe' ssolleva' ll'affritti,
serveno invesce a un mercimonio infame.
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Nel 1733, CHARLES-LOUIS DE SECONDAT, BARONE di LA BREDE e di MONTESQUIEU
(1689-1755), fa stampare ad Amsterdam un libro dal titolo:
"Considerations sur la cause de la grandeur
des Romains et de leur decadence".
Nell'opera sulle cause della grandezza dei romani e la loro decadenza, Montesquieu riconosce le cause della
grandezza dei Romani nell'amore della liberta', del lavoro e della patria, in cui erano
allevati sin dall'infanzia; e le cause della loro decadenza nell'eccessivo ingrandimento dello stato,
nelle guerre lontane, nell'estensione del diritto di cittadinanza, nella corruzione dovuta
all'introduzione del lusso asiatico, nella perdita della liberta' sotto l'impero.
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